mercoledì 31 ottobre 2012

Neil Gaiman - Il figlio del cimitero

Il figlio del cimitero è frutto della ormai obbligata sosta di fronte allo scaffale della letteratura per ragazzi.
Non avevo mai letto niente di Gaiman e ho scoperto una scrittura dolce e lieve, avvolta in una sorta di foschia proprio come il paesaggio in cui si intrufola gattonando Bod, in una notte da dimenticare, e in cui cresce circondato da una schiera di meravigliosi personaggi che lo accolgono, all'inizio titubanti, nella sua involontaria fuga da quel mondo al di là del cancello che rimane, nelle sue brutture, irrimediabilmente attraente, e a cui, pur con rammarico, lo restituiranno.
Una bellissima storia sul privilegio di un altro punto di vista, ma soprattutto sul grande dono di saper lasciare andare via.

1 commento:

  1. Mi sto dedicando a Gaiman proprio in questi mesi. Non è facile all'inizio entrare nel suo modo di scrivere, ma basta varcare la soglia per poi ritrovarsi completamente avvolti dal suo mondo.

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