sabato 8 settembre 2012

Kazuo Ishiguro - Quel che resta del giorno

Recuperato tra le pile di libri semi-abbandonati (ah!) nella cantina di C. a dispetto dell'orribile copertina e, lo ammetto, storcendo un po' il naso, mi sono imbattuta in un libro gentilissimo e in una scrittura pacata ma mai leziosa.
Seguendo il filo dei pensieri di un irreprensibile maggiordomo inglese durante un viaggio di 6 giorni in macchina verso la Cornovaglia, sul finire degli anni '50, Ishiguro crea un piccolo capolavoro.
Alla ricerca di risposte a domande che non credeva di avere (complice anche il periodo del dopoguerra, in cui un intero paese spossato si interroga diffidente) Stevens rende ammirevole l'irriducibilità tutta britannica ad un senso del dovere che racchiude in sé quella dignità a cui il maggiordomo stesso cerca di dare chiarezza, senza rendersi conto di essere proprio lui, in un certo senso, la risposta che cerca.
Un piccolo gioiellino, questo libro, che ha acuito la mia nostalgia per la Cornovaglia sotto la pioggia e mi convinto dell'inutilità di guardare il film così acclamato su ogni angolo ben visibile del volume.

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